Offerta di Condorchem Envitech
Progettiamo e produciamo evaporatori a circolazione forzata, che offrono un'elevata efficienza nel trattamento delle acque reflue industriali grazie al loro basso consumo energetico.
L'offerta di evaporatori a vuoto a circolazione forzata di Condorchem Envitech viene commercializzata sotto la serie di apparecchiature ENVIDEST MVR FC, con capacità per portate che vanno da 250 litri/ora fino a 2000 l/h per unità modulare.
Attraverso l'uso di evaporatori a vuoto a circolazione forzata è possibile concentrare un effluente residuo quante volte si desidera in modo efficiente e semplice, rendendo questi evaporatori un'opzione ideale per implementare sistemi di scarico zero che devono rispettare specifiche di economia circolare, come ad esempio:
- Riutilizzo dell'acqua.
- Recupero di materie prime e sottoprodotti.
- Minimizzare il consumo di energia.
- Ridurre la quantità di rifiuti da inviare a un gestore.
Un sistema di evaporazione a vuoto mediante circolazione forzata permette di trattare effluenti che, per la loro complessità, non possono essere trattati con tecnologie convenzionali, poiché queste non risultano efficaci o praticabili quando l'effluente presenta una composizione molto complessa. Gli evaporatori a circolazione forzata sono particolarmente indicati quando la portata da trattare contiene sostanze incrostanti, viscosità, cristallizzazioni o altri elementi che impediscono di effettuare una circolazione naturale.
Introduzione agli evaporatori a circolazione forzata
Mediante l'applicazione di energia termica, gli evaporatori a vuoto a circolazione forzata permettono di recuperare e riutilizzare acqua di alta qualità dopo il processo di evaporazione di un effluente residuo contenente contaminanti relativamente concentrati. Operando in condizioni di vuoto si può ridurre la temperatura di ebollizione, riducendo così anche il consumo energetico.
Gli evaporatori a circolazione forzata includono una caldaia di ebollizione di tipo verticale realizzata in AISI 316L. La compressione del vapore viene effettuata tramite pompa Root e il calore del vapore viene utilizzato per riscaldare il fluido da trattare tramite uno scambiatore a piastre realizzato in AISI 316L.
I sistemi a circolazione forzata appartengono alla famiglia degli evaporatori a compressione meccanica di vapore, che sono le apparecchiature che richiedono il minor consumo energetico e che permettono di trattare i maggiori flussi (fino a 20.000 litri/ora).
I nostri evaporatori a circolazione forzata
Vantaggi
- Minimizzazione del volume di rifiuti da gestire
- Riduzione significativa dei costi di gestione dei rifiuti
- Produzione di un distillato di eccellente qualità
- Possibilità di implementare un sistema di scarico zero
- Conformità alla normativa vigente in materia di scarico di effluenti
- Riduzione delle emissioni di gas serra generate dal trasporto dei rifiuti
- Bassa manutenzione e scarsa necessità di supervisione
Applicazioni
- Acque con alto contenuto di sostanze oleose
- Acque con alto contenuto di metalli pesanti
- Acque con alto contenuto di sali disciolti
- Oli e idrocarburi disciolti in acque contaminate
- Miscele sospese in acqua
- Trattamento di percolati
- Acque di sgrassaggio
Funzionamento degli evaporatori a circolazione forzata
Il funzionamento degli evaporatori a vuoto per compressione meccanica del vapore si basa sul recupero del calore di condensazione del distillato come fonte di calore per evaporare l’alimento.
In questi sistemi il processo inizia con la fornitura di energia esterna all’evaporatore per avviare il processo di evaporazione. Per ridurre la temperatura di ebollizione del liquido si stabiliscono condizioni di vuoto e così migliorare l’efficienza energetica del processo. Il vapore che si produce, quando viene estratto, viene compresso mediante un compressore volumetrico, con l’intento di incrementare la sua temperatura. Questo calore surriscaldato viene restituito all’evaporatore come fluido riscaldante.
Quando il ciclo è già avviato, non è necessario continuare con l’apporto esterno di calore, poiché con la compressione meccanica del vapore si produce già il calore sufficiente per mantenere l’evaporazione del liquido. Il vapore compresso, e quindi surriscaldato, passando attraverso lo scambiatore dello stesso evaporatore, raggiunge un duplice obiettivo: (1) riscalda il liquido da evaporare e (2) condensa, economizzando l’uso di un fluido refrigerante.
Il principale vantaggio degli evaporatori a vuoto per compressione meccanica del vapore risiede nel fatto che il consumo di energia del compressore volumetrico è inferiore al costo di produzione del vapore per i sistemi di evaporazione a multiplo effetto. Tuttavia, i volumi da evaporare devono essere sufficientemente elevati affinché il risparmio ottenuto compensi l’investimento nel compressore volumetrico.
Gli evaporatori per compressione meccanica del vapore a circolazione forzata presentano un basso consumo energetico e permettono di trattare portate elevate, fino a 2.000 L/h. Sono particolarmente idonei per trattare effluenti che contengono sostanze incrostanti, viscose, cristallizzazioni e altri elementi che impediscono di effettuare una circolazione naturale.