Istituzioni e aziende di Spagna, Francia e Inghilterra hanno avviato un progetto denominato CARVOC (Filtri innovativi ecologici a carbone attivo per l’eliminazione di composti organici volatili), che mira a ottenere filtri ecologici a carbone attivo a partire da residui di canapa. Detti filtri potranno essere applicati per il trattamento delle emissioni atmosferiche, come i composti organici volatili (COV), o per gli sversamenti accidentali di gas industriali tossici.
L’obiettivo finale è ottenere filtri capaci di adsorbire sostanze chimiche emesse da industrie altamente inquinanti e integrarli in sistemi industriali di filtrazione e in prodotti destinati alla purificazione di composti organici volatili.
I filtri saranno fabbricati a partire da residui di canapa provenienti dall’agricoltura e dalla lavorazione industriale, una materia prima innovativa, naturale e sostenibile, poiché la canapa deriva da una coltivazione sostenibile con caratteristiche ambientali benefiche che altre piante non offrono, e i cui residui presentano vantaggi interessanti per la preparazione di carbone attivo (materiale poroso con una grande area superficiale capace di adsorbire una vasta gamma di sostanze, sia gassose che liquide).
Ad oggi il 60% della produzione mondiale di carbone attivo si ottiene a partire da carbone minerale. Il carbone attivo è una tecnologia molto utile per l’eliminazione di contaminanti provenienti da settori molto diversi, sia nelle emissioni atmosferiche che nei rifiuti liquidi.
Attraverso diversi metodi si cercherà di ottenere carboni attivi con texture porose adeguate a trattenere gas e vapori, che possano agire in modo efficiente nella riduzione dei contaminanti.
Grazie alla valorizzazione di un residuo naturale, come la canapa, sarà possibile ridurre l’attuale tasso di importazione di carbone attivo, che è del 26%, mediante una produzione competitiva di questi materiali e la loro applicazione per l’eliminazione di composti organici volatili.
L’iniziativa, finanziata dalla Commissione Europea, ha un budget totale di 1,5 milioni di euro e termina alla fine del 2014.