salmueras extraccion petroleo

Le acque congenite, acque salate o salamoia liquida (in inglese, produced water) sono un sottoprodotto dell’estrazione del greggio così come il gas naturale che fluisce attraverso il pozzo. Una volta separate le acque congenite dal greggio si verifica che queste contengono una concentrazione di sale tra 10 e 150 g/l (2,2 a 50 libbre/barile), oltre a bicarbonati, solfati, calcio, magnesio e residui organici.

Lo scarico incontrollato genera un enorme impatto sull’ambiente e può contaminare corsi d’acqua dolce se non si evita l’emissione sul terreno. La gestione di questo fluido contaminante nelle estrazioni terrestri è complicata e costosa mentre il trattamento in sito mediante evaporatori a vuoto permette di risolvere il problema in modo efficiente e a basso costo.

Normalmente nell’estrazione del greggio si ottiene una quantità apprezzabile di gas naturale che, salvo che venga canalizzato (gasdotto) o compresso (GNL) per facilitarne il trasporto e commercializzarlo come combustibile, viene solitamente bruciato in torce nel campo stesso. Questa energia disponibile, economica e pulita può essere utilizzata in evaporatori a vuoto per il trattamento delle salamoie, per trattare acque congenite, acque reflue, ecc.

È inoltre frequente in alcuni campi disporre di vapore proveniente da generatori che iniettano vapore per favorire l’estrazione di greggio pesante. Infine, la produzione di energia elettrica è realizzata da motogeneratori, così come da apparecchiature più sofisticate di cogenerazione, cioè con produzione di fluido elettrico e fluido termico (acqua calda e fumi di combustione), che può essere sfruttato.

Qualsiasi forma di energia disponibile nel campo è sfruttabile negli evaporatori a vuoto.