Lo scorso 12 novembre Condorchem Envitech ha partecipato alla Giornata sull’acqua nell’industria della carne che si è svolta presso l’Università di Vic, dove è stato presentato un nuovo progetto di R&S sviluppato dall’università insieme a INnovacc, un cluster di aziende del settore della carne. Questo progetto consiste in un impianto pilota per il trattamento e la valorizzazione della salamoia residua propria dell’attività del settore della carne.

Questo progetto è iniziato alla fine del 2011 con l’obiettivo di fornire una soluzione ai problemi delle acque reflue ad alta salinità generate nei processi produttivi dell’industria della carne. Inoltre, si intendeva ottimizzare il processo di trattamento di tali salamoie al fine di ridurre i costi che esse comportano per le aziende, sia per la riduzione dei rifiuti da gestire sia per l’assenza di sanzioni ambientali.

L’industria del settore della carne è solitamente concentrata in determinate zone, pertanto il trattamento delle salamoie può essere fondamentale sia per l’efficienza produttiva del settore, sia per la competitività economica di tali aree geografiche. Questa innovazione rappresenta anche un vantaggio per gli impianti di depurazione (EDAR) di queste zone, che spesso sono sovraccarichi a causa di questo tipo di scarichi.

Questo progetto di R&S è stato sviluppato da SART Medi Ambient (centro di trasferimento di conoscenza e tecnologia alle imprese nel campo ambientale dell’Università di Vic) su richiesta di INnovacc, con l’obiettivo di risolvere i problemi comuni delle 52 aziende del settore della carne che ne fanno parte. Le aziende associate al cluster possono utilizzare questo impianto pilota nelle loro strutture per verificarne l’efficacia e i vantaggi che otterrebbero applicando questa tecnologia nel loro processo produttivo.

L’impianto pilota riceve la salamoia e ne effettua una tripla separazione, isolando la materia organica, il sale e l’acqua. Il processo di trattamento è il seguente:

  1. La salamoia viene neutralizzata con un flocculante.
  2. La salamoia neutralizzata viene sottoposta a un processo di decantazione, dopo il quale si ottengono fanghi umidi e una frazione liquida.
  3. I fanghi umidi vengono centrifugati, ottenendo tra il 30% e il 40% di fanghi solidi da gestire. Il distillato residuo viene inviato insieme alla frazione liquida ottenuta nel processo di decantazione precedente.
  4. Tutta la frazione liquida della salamoia viene inviata a un processo di evaporazione parziale, che consente di recuperare oltre il 75% dei sali. Si ottiene anche una frazione liquida concentrata da inviare a un gestore.
  5. Questa ultima fase potrebbe essere eseguita con un evaporatore a vuoto/cristallizzatore. È un processo più costoso rispetto all’evaporazione parziale, ma consente di migliorare i risultati, ottenendo oltre il 95% di acqua pulita pronta per essere riutilizzata o scaricata e un grande concentrato di sali, che possono essere anch’essi riutilizzati o venduti. Spesso il maggiore investimento iniziale è giustificato dal notevole risparmio ottenuto evitando la gestione di grandi quantità di fanghi e frazioni liquide concentrate.

L’impianto pilota consente di valutare la resa, la qualità del distillato e del concentrato, il costo, il beneficio e il tempo necessario per il ritorno dell’investimento iniziale. Questo impianto pilota ha una grande flessibilità che gli permette di trattare diversi tipi di effluenti salini, risultando quindi interessante anche per altri tipi di aziende.

Il fatto che l’impianto pilota sia itinerante tra diverse aziende del settore ha permesso di verificare il raggiungimento degli obiettivi stabiliti all’inizio del progetto:

  • Sia l’impatto ambientale che il costo economico che le aziende devono affrontare sono diminuiti.
  • Sono stati ottenuti costi generali di gestione che rappresentano una riduzione di circa il 40%.
  • Si stima un risparmio che va da 30.000 a 50.000 euro all’anno.
  • Permette di valorizzare i rifiuti risultanti dal processo di trattamento dell’impianto.
  • L’acqua distillata ottenuta è adatta per essere riutilizzata, mentre i sali e le proteine estratte possono essere venduti e utilizzati come fertilizzante o come alimento per animali domestici.

Ecco il diagramma della soluzione proposta da SART Medi Ambient:

diagrama salmueras